Nell’intervista di oggi parliamo con Rosaria Rivieccio, autrice del blog La valigia di Cassandra. Con un nome così, questo blog non nasconde il suo animo romantico che trapela anche da rubriche dedicate alla lettura e al lifestyle. Ma quello che ci piace ancor di più di Rosaria è il suo essere travel designer, capace quindi di mettere la propria capacità di organizzazione dei viaggi a disposizione degli altri. E basta dare un’occhiata ai suoi articoli per vedere quanto mondo conosce Cassandra…ops! Rosaria! Insomma se si siete alla ricerca di consigli da una viaggiatrice esperta, sognatrice, ma anche dinamica e sportiva, siete nel posto giusto! Ecco le 1000 parole di Rosaria:
Il tuo blog in 100 parole:
La valigia di Cassandra per me è qualcosa di imprescindibile, una creatura che curo senza badare ai risultati materiali. Non do mai per scontato che qualcuno possa leggermi e apprezzare ciò che scrivo, poiché il mio obiettivo primario è quello di poter mettere “su carta” le mie emozioni e le sensazioni che mi hanno regalato un viaggio o un’esperienza: in questo modo, mi riallaccio alla passione che, fin da bambina, avevo di creare racconti. È quando funziona anche come strumento per il mio lavoro, che mi sento davvero soddisfatta.
AITB per te è:
La possibilità di svolgere il mio lavoro in maniera seria e professionale; far parte di una rete che condivide soprattutto la passione per i viaggi e le parole che, combinate, danno vita a racconti utili e piacevoli. Essere parte dell’Associazione significa seguire un’etica ed essere sempre onesti e trasparenti, anche dietro lo schermo di un pc, nonostante i tuoi lettori non ti conoscano di persona.
Il tuo viaggio più bello:
La scoperta del Sudafrica, partendo da Cape Town fino a Port Elizabeth. Ero partita carica di aspettative, perché sognavo l’Africa profonda da una vita, ma avevo paura di rimanere delusa. Quando invece sono atterrata a Cape Town, ho capito che quello era il luogo che avevo a lungo cercato e che, inconsapevolmente, mi apparteneva da sempre. Un paesaggio struggente e malinconico ma, allo stesso tempo, fiero e orgoglioso, pieno di vita che si fonde con la natura, dove l’uomo può essere anche considerato un intruso.
Il viaggio che non rifaresti:
Gli Emirati Arabi durante la nostra estate. Il caldo più assoluto che io abbia sentito durante la mia vita e l’impossibilità di scoprire degnamente le città. Vietate le passeggiate di giorno, quasi impensabili le soste per le fotografie. Abbiamo compiuto il tour on the road dei principali emirati ma, sicuramente, abbiamo tralasciato numerose bellezze che avrebbero dato la giusta importanza alla destinazione. Il nostro luogo preferito era l’auto accesa con l’aria condizionata mentre, solitamente, maciniamo chilometri a piedi. Errore nostro, ci mancherebbe, ma mi ha lasciato un cattivo ricordo di un posto probabilmente ricco di fascino.
Raccontaci un episodio divertente in viaggio:
Durante il nostro tour in Messico, sempre rigorosamente in auto, ci siamo trovati bloccati su una strada in Chiapas a causa di una manifestazione di rivolta da parte dei locali. Ci era già capitato due giorni prima e non avevamo rispettato la nostra tabella di marcia; questa volta eravamo diretti a Palenque e non volevamo avere ritardi. Così mio marito, in uno spagnolo assolutamente inventato, si rivolge al capo rivolta e gli racconta che io ero incinta. Naturalmente non era vero, ma ci hanno fatto passare, mentre io trattenevo il fiato per gonfiare la pancia!
Raccontaci una disavventura in viaggio:
Ce ne sono capitate diverse ma la prima in assoluto di eclatante è stata proprio in Sudafrica quando, con la nostra auto, stavamo percorrendo la Garden Route diretti a Capo Agulhas. Il navigatore ci indicava di svoltare a sinistra verso l’autostrada, ma noi volevamo assolutamente costeggiare l’oceano. Ci fidiamo della cartina e proseguiamo diritti fino a quando la strada si interrompe a causa di lavori e siamo costretti a girare, sempre a sinistra, ma ormai non più verso l’autostrada: abbiamo percorso 25 km nel nulla più totale, su una strada sterrata, senza incontrare né un’auto né un’abitazione!
Qual è la pietanza più insolita che ti è capitato di mangiare in viaggio?
Quando sono in viaggio, soprattutto all’estero, mi piace gustare le specialità del luogo, senza andare mai alla ricerca di un piatto di pasta, di pizza o, ancor di più, di mozzarella. Adoro mangiare e sapere di poter scoprire nuovi sapori e nuovi accostamenti, rende ancora più interessante il mio itinerario. Per questo motivo, ho assaggiato carne di renna, di coccodrillo, di struzzo, lumache e tutto quanto avevano da offrirmi i nuovi Paesi. Quello che non potrei mai mangiare, però, sono gli insetti.
Il luogo più sopravvalutato e quello più sottovalutato:
Per quanto ho raccontato prima, probabilmente Dubai è una destinazione sopravvalutata, anche perché tutti gli Emirati meriterebbero una visita per la loro storia e per la loro valenza culturale. Tuttavia, il mio giudizio non è attendibile a causa di tutti i disagi che ho vissuto durante il viaggio. Mentre, secondo me, si parla ancora troppo poco della Slovenia, che ho trovato semplicemente irresistibile e mozzafiato, da scoprire in ogni angolo: romantica, storica, naturalistica e incredibilmente saporita!
La tua “cassetta degli attrezzi”:
Mi viene da sorridere perché io davvero custodisco tutto il materiale che uso esclusivamente in viaggio in una scatola, ma non mi era mai venuto in mente di chiamarla “cassetta degli attrezzi”! Al suo interno, oltre a dei capi di abbigliamento più sportivi, ci sono oggetti che possono risultare sempre utili ma che, non utilizzando tutti i giorni, potresti dimenticare: borracce termiche, marsupio, piccolo stendino per la biancheria, sacca per gli indumenti da lavare, lucina notturna, pantofoline usa e getta in caso di volo molto lungo!
Il tuo prossimo viaggio?
Non mi sembra vero, ma ho davvero in programma un viaggio per l’inizio del prossimo anno, con tanto di prenotazioni alberghiere per il mio itinerario che, come avrete capito, si svolgerà prevalentemente in auto: si tratta del Belgio, via Francia e Lussemburgo. Al momento ho stilato solo un programma di massima, con le città più importanti nelle quali soggiornare, perché non so se le condizioni di salute personali e globali ce lo consentiranno davvero, ma stavolta non è soltanto un sogno o un’idea, ma qualcosa di concreto!